Banner

lunedì 25 gennaio 2010

Trebisacce-26/01/2010:Le associazioni sono preoccupate per le sorti dell'ospedale.

Comunicato stampa

Avevamo ragione a preoccuparci per le sorti del Chidichimo di Trebisacce, e per l’incapacità della politica locale di reagire alla chiusura ormai prossima.
Le ultime dichiarazioni da parte del consigliere regionale Pacenza, evidenziano come la politica abbia perso un’altra occasione, forse l’ultima, per cercare di fare qualcosa affinché la struttura possa riprendere un ruolo come ospedale per acuti.
Le associazioni denunciano l’immobilismo totale delle istituzioni. In tutti questi mesi abbiamo mantenuto vivo il dibattito:
a) abbiamo discusso con l’opinione pubblica e con la politica pubblicamente, organizzando la grande manifestazione dell’11 novembre;
b) abbiamo elaborato un documento tecnico che prevede realmente il rilancio del Chidichimo in quanto vengono previsti dei reparti con posti letto per acuti;
c) abbiamo formalmente inviato tale documento a tutte le autorità preposte e competenti (tutti i 17 Sindaci dell’Alto Jonio, il Dir. Gen. ASP, il pres. prov. Oliverio, Il pres.reg. Loiero, e p.c. al Signor Prefetto), nonché una diffida legale per i rischi gravissimi a cui l’interruzione del servizio sottopone la popolazione.
Persistendo l’immobilismo, il 2 gennaio 2010, a Corigliano Calabro, abbiamo incontrato Loiero sollecitando un suo intervento sulla “questione ospedale”.
Il governatore ha incaricato il consigliere Pacenza di approfondire i materiali e le proposte delle associazioni, per elaborare un documento tecnico condiviso con le istituzioni .
A ciò è seguito un incontro tra l’on. Pacenza e le associazioni, dal quale è emersa l’esigenza di garantite prima le urgenze ed emergenze mediche, ma soprattutto chirurgiche, quindi il ripristino delle due sale operatorie, come prima dell’intervento dei NAS, ed almeno 80 posti letto, indipendentemente dalle specialità che si vorranno aggiungere.
Risulta inutile perseguire l’urologia vista l’esiguità dei casi trattati anche in mobilità, perché già presente in diversi presidi tra cui Corigliano e perché è già inserita nel nuovo ospedale della sibaritide. mentre sarebbero più funzionali ed utili altre specialità… (citiamo quali….compreso riabilitazione)
All’incontro è seguito un sopralluogo presso l’ospedale effettuato dalle associazioni e da Pacenza, in presenza del Sindaco di Trebisacce e dell’ing. Sosto dell’ASP. Dal sopralluogo è emerso chiaramente, con singolare sorpresa dei presenti, ma non delle Associazioni, che i lavori sono fermi e che comunque sono relativi ad una sola sala “cosiddetta di emergenza”, che nulla ha a che vedere con la riapertura delle due sale operatorie e con il reparto di Chirurgia. A tutto ciò la Politica cosa contrappone?
La confusione e l’indecisione all’interno della conferenza dei sindaci, denunciata dallo stesso Pacenza , per la verità di alcuni Sindaci, la non volontà di confronto con la proposta prodotta dalla società civile, ed in ultimo una proposta da parte dello stesso Pacenza che ci riporta indietro di 6 mesi.

Per il rilancio dell’ospedale è stato proposto il potenziamento dei servizi di base (cioè laboratorio, radiologia, dialisi) e del pronto soccorso, ed una inservibile specialità di urologia.
Se questo è il progetto per rilanciare il Chidichimo possiamo evitare qualsiasi sforzo, perché anche se non facciamo niente, succederà esattamente questo. Gli sforzi delle associazioni e della società civile, non contano nulla, per la politica? Vedremo.

Le associazioni di Trebisacce.

Nessun commento:

Posta un commento