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sabato 9 gennaio 2010

Trebisacce-09/01/2010: E' necessario finanziare la seconda sala operatoria!


Comunicato stampa delle Associazioni in merito al sopralluogo al blocco operatorio dell’ospedale “G. Chidichimo” in data 07-1-10

Tutto vero. Purtroppo. Quello che paventavamo riguardo l’intervento di
ristrutturazione del blocco operatorio del “Guido Chidichimo” di
Trebisacce, corrisponde a realtà. I lavori avviati sono davvero per una sola sala operatoria. Servirà solo e soltanto al Pronto Soccorso. Affinché le promesse pubblicamente annunciate dal Presidente Loiero possano adempiersi, invece, di sale ce ne vogliono assolutamente due.
“Una specialistica chirurgica a Trebisacce”, questo ha dichiarato il
presidente davanti alla sala gremita durante la presentazione del
nuovo ospedale che sorgerà, un giorno, fra Corigliano e Rossano e questo sembra il pensiero del consigliere regionale Pacenza ,che abita a Trebisacce, e che è stato delegato da Loiero a seguire le vicende del nostro ospedale. Quindi alle parole devono corrispondere i fatti ed oggi non sono tali. Se ciò fosse significherebbe la riapertura del reparto Chirurgia,
quindi la salvezza del nostro ospedale.
Manterrànno l’impegno? Hanno un solo modo per farlo: devono immediatamente finanziare anche la seconda sala, altrimenti è aria fritta.
Il 7 gennaio, finalmente, le nostre autorità locali, regionali e
comunali, sindaco Bianchi in testa, prendendo pubblicamente atto della realtà oggettiva della situazione, si sono impegnate a segnalare e perorare le esigenze del nostro ospedale a Loiero. Solerzia e tempestività adoperate per noi, ma con grave ritardo. Come andrà a finire? A soli tre mesi dalle
elezioni regionali? E’ una corsa contro il tempo. Sperando non sia
l’ennesima “falsa partenza”. Diamo fiducia ma la popolazione dell’Alto Jonio, intanto, deve sapere e ricordarselo quando va a votare a fine marzo. Noi non disperiamo. Inutile, in questa fase, rinvangare il passato, ed il tempo perduto, o pensare se è stato opportuno aver dato avvio a lavori parziali che,
anche se terminati, avrebbero garantito solo la “dolce morte” della
nostra struttura.
Non soffermiamoci a riflettere che nei lavori del blocco
operatorio, ad oggi, potrebbero essere investiti realmente 300.000 euro,
ma che tutto è stato fermo per 15 giorni, per ferie. Altro che urgenza!
Di questo passo, da qui alle elezioni, con una modica spesa, l’ASP
potrebbe cercare di tenere a bada un elettorato deluso e tradito,
illudendolo con dei lavori che, qualora non completati, lascerebbero il blocco
operatorio devastato ed inutilizzabile.
Per cercare di essere ottimisti, occorre guardare avanti. E guardare lontano.
Ed in quest’ottica, l’eventuale realizzazione di un reparto chirurgico
specializzato, moderno ed attrezzato, legato ad una rete di altre
eccellenze sul territorio, sarebbe un passo avanti, verso una sanità
di stampo nazionale.
Se così non sarà, faremo come i gamberi: l’ennesimo passo indietro
dell’Alto Jonio. - Calabria, dacci un buon motivo per restare con te,
non costringerci a saltare in Basilicata!

Le Associazioni di Trebisacce.

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