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sabato 7 gennaio 2012

Trebisacce-07/01/2012: Blitz a Cortina (di Gianni Mazzei)


Parto dal presupposto che in uno stato democratico il Parlamento fa le
leggi, il governo dirama circolari e poi la pubblica amministrazione,
nei vari ambiti, controlla se vengono applicate.
Ora, l'evasione è un
problema annoso specie in Italia, presente,come fenomeno di malcostume,
sia con governi di sinistra sia con governi di destra.
Se prima
dell'altro ieri non c'è stato un episodio così eclatante come quello di
Cortina( lodato dal premier Monti), ciò da spazio a due riflessioni:
1)
la pubblica amministrazione è,come forma mentis, succube del governo,
altrimenti avremmo avuto anche prima e non solo ora ,in modo e
episodico e propagandistico , un atteggiamento rigoroso e attento
sull'evasione, visto che normative e leggi ci sono,
2) è pericoloso
d'altra parte questo episodio, non per quello che dice la destra o il
Sindaco di Cortina ( Cicero pro domo sua), ma perchè fa capire che pur
essendo l'Italia formalmente una democrazia , gli apparati dello stato
sono sensibili a decisioni politiche al di là dalla legge che è l'unico
orizzonte( o dovrebbe essere) per tutti, legislatore e popolo.
In una
democrazia sana non si vive di umori per placare il giusto risentimento
del popolo, ma di sobrietà e di rigore.
Monti avrebbe fatto bene come
inizio del suo governo intaccare privilegi di potentati e delle caste,
compresa quella politica , e non fermarsi ad azione dimostrativa che sa
più di demagogia che di democrazia. L'umore è una cosa pericolosa,
attiguo a situazioni illiberali( Mussolini diceva di voler suscitare
emozioni); la democrazia ha bisogno di raziocinio, rispetto della
verità e della Costituzione.

gianni mazzei

trebisacce
COMMENTO:
Confesso il mio scarso entusiasmo ad intervenire nel dibattito sulle polemiche scatenate dai controlli fiscali dei giorni scorsi a Cortina d'Ampezzo; ma amici, colleghi e lettori del nostro foglio sindacale mi costringono a scrivere qualche riga su quest'episodio.

Concordo anch'io con quanti affermano che l'operazione del personale delle Agenzie delle Entrate e delle Fiamme Gialle ha avuto l'aspetto di una "display determination", di una dimostrazione di fermezza sulla falsariga delle esercitazioni a politica attiva che venivano gestite dal Comando Nato delle FTASE di Verona quando questi era operativo (ed una di queste esercitazioni, che si svolgeva a settembre, era appunto la "dispaly determination". Nelle esercitazioni a politica attiva veniva - e viene - caldeggiata la presenza dei rappresentanti degli organi di informazione); detto questo, i controlli fiscali sono doverosi e vanno fatti senza soluzione di continuità.

Quanto poi alle lamentele del sindaco di Cortina o del presidente della Regione Veneto, ritengo che quando saranno aperti negozi di ultralusso nel comune scaligero dove risiedo (Lavagno) o in quello di montagna di cui è originaria mia moglie (Giazza di Selva di Progno) o in quello dell'Alto Jonio consentino che ha dato i natali ai miei genitori (Villapiana), si debbano effettuare i controlli anche lì, magari con una Guardia di finanza smilitarizzata ed ancor più professionalizzata nel settore della polizia tributaria; ma fino ad allora, anche se mi piace poco, ben venga una "display determination" fiscale laddove lavorino bottegai affetti da "Alzheimer localizzato e momentaneo", nel senso che non ricordano di battere lo scontrino quando devono.

Antonio MAZZEI

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