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lunedì 2 gennaio 2012

Castrovillari-02/01/2012:LA RUINA E IL SUO “ITALIANESI”




COMUNICATO STAMPA
LA RUINA E IL SUO “ITALIANESI”
La XIII stagione comunale sarà aperta dal monologo di Scena Verticale
XIII STAGIONE
TEATRALE COMUNALE #1
Castrovillari 02/01/2012
Una storia vera. Che racconta la storia dimenticata, non scritta nei libri di storia, consumata
a pochi passi dall’Italia. A subirla italiani che alla fine della seconda guerra mondiale,
da soldati e da civili, rimasero intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale.
Vivranno nel terrore, con il cuore in Patria. E’ “Italianesi”, lo spettacolo di Scena
verticale, ad aprire, il prossimo 5 gennaio alle ore 21.00, la XIII stagione teatrale
comunale di Castrovillari, organizzata dall’amministrazione comunale – Assessorato
allo Spettacolo in collaborazione con l’associazione culturale “Novecento”, e
firmata dalla direzione artistica di Benedetto Castriota. Il monologo, in scena nel
Teatro Sybaris, di e con Saverio La Ruina, accompagnato dalla musice originali di
Roberto Cherillo (suonate dal vivo), è stato presentato il 28 novembre scorso in anteprima
nazionale al Teatro India di Roma, raccogliendo ampi consensi da pubblico e
critica. Il testo, ispirato a storie vere, è giunto nella cinquina dei finalisti al Premio Riccione
2011 per il teatro. “Italianesi” racconta di una tragedia inaudita, rimossa dai libri
di storia, consumata fino a qualche giorno fa a pochi chilometri dalle nostre case. Alla
fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati
in Albania con l’avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore
e oggetto di periodiche e violente persecuzioni. Con l’accusa di attività sovversiva ai
danni del regime la maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e
bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere
mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia
segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture.
In quei campi di prigionia rimangono quarant’anni, dimenticati. Come il “nostro” che vi
nasce nel 1951 e vive quarant’anni nel mito del padre e dell’Italia che raggiunge nel 1991
a seguito della caduta del regime. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano
nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati
ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia. Dopo la tappa castrovillarese
“Italianesi” sarà in tour per l’Italia con le repliche a Napoli, Milano, Firenze, Perugia,
Venezia, Messina. La nuova produzione di Scena Verticale ha ricevuto il sostegno del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Calabria.
La compagnia Scena verticale, diretta da Saverio La Ruina e Dario De Luca, dal 1997 è
riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2001 ha ricevuto il
Premio Bartolucci “per una realtà nuova”, presieduto da Franco Quadri. Nel 2003 ha
ottienuto il Premio della Critica Teatrale, assegnato dall’associazione Nazionale
dei Critici di Teatro. Nel 2010 si è vista assegnare il Premio Speciale UBU per il
festival Primavera dei Teatri, giunto alla undicesima edizione, di cui è ideatrice e
organizzatrice.

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