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martedì 3 gennaio 2012

Trebisacce-04/01/2012: Vincenzo Arvia:"L'aeroporto è fondamentale per lo sviluppo del territorio"


Trebisacce:04/01/2012
Vincenzo Arvia, presidente dell’associazione APS “Vacanzieri insieme per l’Italia e..”invita il giornalista del Corriere della Sera ,Sergio Rizzo,a farsi un giro in Calabria e in particolare nell’Alto Jonio per comprendere e verificare di persona le gravi carenze logistiche esistenti e le diverse difficoltà territoriali prima di scrivere contro l’eventuale realizzazione dell’aeroporto. Il 22 dicembre scorso, Regione, Provincia, Camera di Commercio, Comune di Cassano allo Jonio e rappresentanti del territorio si sono incontrati per affermare la volontà di realizzare l’aeroporto della provincia di Cosenza a Sibari e il Presidente Scopelliti ha impegnato 30 milioni di Euro nei fondi Por. “Come ricorderete il 26 ottobre 2010,dichiara Arvia, abbiamo suggerito, come Associazione culturale APS vacanzieri insieme attraverso l’Italia e…, la raccolta di firme on line sulla "Petizione per la realizzazione dell’Aeroporto di Sibari", che, sebbene l’iniziativa sia stata piuttosto snobbata dalla popolazione del territorio, ha raccolto adesioni e sostegno da tutta Italia. In seguito l’Amministrazione Provinciale di Cosenza ha assunto l’impegno per il finanziamento della struttura aeroportuale di Sibari per 20 milioni di Euro. Le volontà politiche regionali per questo obiettivo civile si sono palesate anche dalla recente approvazione in Consiglio regionale di un ordine del giorno, votato all’unanimità, anche se Crotone è insorta e intende fare battaglia contro la costruzione dell’Aeroporto di Sibari. Il 30 dicembre 2011 il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo di Sergio Rizzo molto critico sull’eventualità della realizzazione dell’infrastruttura aeroportuale di Sibari. “La realizzazione dell’aeroporto di Sibari – conclude Vincenzo Arvia-è diventata un’opera fondamentale per consentire alla Piana di Sibari, al Pollino, all’Alto e Basso Jonio e a tutta la Provincia di Cosenza di uscire finalmente dall’isolamento e proiettarsi con tutte le proprie preziose dotazioni naturali, agro-alimentari e archeologiche verso il Nord-Italia, l’Europa ed il Mediterraneo”.
Franco Lofrano

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